venerdì 27 gennaio 2012

Treni, stangata in arrivo per i pendolari!!!!




PISA. «Mi dà un biglietto per Firenze? Seconda classe, sola andata, grazie». «Io glielo do, ma farebbe bene a comprarne un bel po’». «E perché?». «Così se ne ritrova in tasca diversi da 5,90, se li compra da mercoledì prossimo li paga 7 euro e 10».




Il dialogo è vero e risale a ieri mattina: il viaggiatore forse non ricordava cosa sta per succedere. Come annunciato circa un mese fa dalla Regione (ne abbiamo diffusamente parlato nell’edizione del 30 dicembre scorso), dal primo febbraio arriva la stangata sui biglietti ferroviari, un pesante 20% che andrà a incidere pesantemente sulle tasche di migliaia di pendolari che partono da Pisa o vi arrivano. Per gli abbonamenti c’è una moratoria, non si sa quanto durerà: si spera che da Roma arrivi qualche soldino in più nelle casse della Regione dopo i tagli selvaggi di Berlusconi (40 milioni in meno per il trasporto ferroviario della Toscana).



In pratica nella fascia entro i 10 km di percorrenza il prezzo del biglietto passerà da 1,20 a 1,40 euro. Entro i 50 km si andrà dagli attuali 3,80 euro a 4,60. Infine nella fascia entro i 100 km il prezzo aumenterà da 6,40 a 7,70 euro.



Di sicuro l'incremento di prezzo, ammesso che arrivi davvero, non sarà uguale per tutti gli abbonati, perché la Regione ha già detto che per calcolare la cifra da pagare in più sugli abbonamenti ferroviari verrà usato lo stesso metodo adottato per i ticket sanitari. In pratica bisognerà presentarsi allo sportello della stazione, come in farmacia: muniti dell'indicatore del reddito Isee (indicatore della situazione economica equivalente).



Sta di fatto che per far fronte al disavanzo di 40 milioni di euro la Regione ha deciso di intervenire deliberando l'aumento del 20% dei biglietti di corsa semplice e prevedendo una generale riorganizzazione del settore. Dall'assessorato ai trasporti è stato spiegato che non c'erano alternative: senza l'aumento dei biglietti tutto il sistema dei trasporti ferroviari regionali sarebbe andato in crisi.



E altrove è andata peggio. L'Emilia Romagna ha fatto prima un aumento del 10%, poi su questo primo aumento ne ha calcolato un altro di un ulteriore 10%. In Lombardia prima il 10% e poi un ulteriore 12,5%. Il Liguria il 25% secco.



A Pisa parte la protesta per i rincari, e BabyConsumers riattiva “sos pendolari”: il movimento per la difesa dei diritti dei pendolari, per fare in modo che venga garantito il rispetto della “carta dei diritti dei consumatori nei servizi di pubblica utilità. Lo sportello si trova presso la sede di BabyConsumers a Pisa in via Gereschi, 32 tel. 050.0988237 cell. 347.3446256 - info@babyconsumers.it Serve per raccogliere le lamentele e le proteste di chi viaggia quotidianamente in treno. Afferma il presidente Pino Staffa: «Anche se ultimamente le cose sono migliorate, ritengo che un aumento secco del 20% in un periodo come questo, non sia assolutamente giustificato e sopportabile da parte dei pendolari».



Secondo Staffa «puntualità, pulizia, affollamento, riscaldamento/climatizzazione, sicurezza, informazione e treni nuovi, non sono certo arrivati a un grado tale di soddisfazione da poter giustificare un seppur minimo aumento del costo del biglietto. Mezza toscana viaggia ancora sul binario unico, tratte come Lucca - Aulla, Empoli - Siena, Siena - Grosseto, Lucca - Pistoia, Pisa - Collesalvetti, Pisa - Lucca».

INDICIAMO UNO SCIOPERO DEI CONSUMATORI!!!!DAL RINCARO IN POI NESSUNO ESIBISCA PIù IL BIGIETTO FINO A CHE I SERVIZI NON SARANNO NON ADEGUATI, MA MINIMI!!!!!!

tratto da Antonio Scuglia


Nessun commento:

Posta un commento